4 marzo 2008

Sogni e segni

Sogni e segni,
disegni di Dio ,
perché ci appaiono
orribile strazio?
vaghi presagi e poi
tutto si trasforma .
Il luogo prediletto
scelto dalle gatte
piccolo bosco
che sembrava nascosto
cornice di momenti di gioia
e di amore corrisposto…
di intesa perfetta
tra noi, le gatte,
il piccolo Adult,
adottato da 2 madri,
e tutti gli amici felini…
allegria e vita
delle notti estive ,
l’oblò di vetro d’una vecchia lavatrice
che ho smontato
creando un abbeveratoio,
pensando con amore…
un mobile coi cassetti
tutto coperto e protetto
che poi non usaste per evitare il maltempo…
di quest anno bisesto
ogni tramonto
ogni sera,
còmpito amato,
nutrire le gatte Civetta ed Hermana,
salvate dal fucile umano,
ognuna con 4 gattini.
Loro due sempre assieme
che si scambiavano il turno
dell’ allattamento…
i gattini bellissimi, tutti adottati
e poi loro 2 sterilizzate e liberate,
Dolci attenzioni…
Premurose attenzioni….
Adesso,
dolore grande da non poterlo contenere,
nessuna forza nemmeno per piangere
“perché sceglieste quel posto?
perchè vi ho ascoltato?,”
l’ultima volta che vi vidi insieme
non sapevo sarà l'ultima.
Hermana era bagnata di pioggia,
strano ho pensato, come mai?
Il giorno dopo era scomparsa.,
sentivo brividi mentre la chiamavo,
disperata, col vuoto nel cuore..
Civetta e Adult sospettosi e impauriti,
quella sera non mangiarono nulla…
il giorno dopo qualcosa di strano
aleggiava nell’aria
Civetta era affettuosa, mi seguiva,
voleva dirmi qualcosa…Adult stava un po’ in disparte…
Avrei dovuto ascoltare il cuore,
prenderli tutti e due e portarli via con me!
Poi, scomparve anche lei…
Nulla ora soltanto vagare,
vagare in quei luoghi
in cerca di segni di speranza,
sogni ormai,
sentendo solo tanfo di morte,
cercando, chiamando invano…
la trovai.
Riconobbi le zampine incrociate di Civetta
putrefatta in un angolo
brulicante di vermi ,
irriconoscibile, soltanto dopo 2 giorni…
Hermana mai ritrovata,
erano tutti e tre sempre assieme
ora, un vuoto immenso…altri giorni…
tanto dolore per la famigliola distrutta…
Ritornavo ogni giorno, Hermana, forse, chissà…
E là in quell’angolo dimenticato
Civetta immobile baciata dalla morte,
brutta morte orrenda sei per chi rimane..
Tornò lentamente su per quei gradini
rassegnato il piccolo Adult,
quanto ho desiderato potesse parlare,
dirmi cosa fosse accaduto,
i loro amici statuette silenziose,
indifferenti, attorno a me…
lo dovevo prendere, sapevo sarebbe
sparito anche lui, perché non l’ho fatto?
Quanti gatti avrei voluto portare a casa!
Lo cerco inutilmente
Mentre i giorni passano,
vagando in quei luoghi,
senza più speranza…
segni, sogni e disegni di Dio…
una lucciola si è posata vicino alle spoglie di Civetta
perché così è detto: dove c’è morte
rinascerà la vita,
una spina nel cuore per Hermana,
la gatta fiera e combattiva.
e poi, soltanto punti di domanda..
Nemmeno la rabbia ha senso.
È passato un mese,
sembra tutta una vita,
ancora ci vado ogni giorno
perché mi aspettano altre decine e decine di gatti…
Romeo Satana non mi guarda negli occhi,
sa e tace, rugna e non mi vuole dire nulla,
mi segue per prendere la carne cruda.
Gli amici delle mie gatte hanno paura di lui,
scappano solo se li guarda,
lui muove sempre la coda,
dalla fetecchia che era prima
ora è diventato bellissimo,
ma sembra malato...
lui le cacciava, non le lasciava mangiare,
ma non riesco ad odiarlo,
pur avendo il sospetto che qualcosa lui abbia a che fare
con la sparizione di Hermana
e la conseguente dipartita di Civetta
non so cosa significhi questo…
nulla ci è dato di sapere,
nessun destino possiamo controllare,
solo accettare il disegno divino
e quelle due gatte rappresentavano
me e Manu
Hermana e Civetta.
Ma chi era il piccolo Adult?
Il tempo passa
Il dolore si è congelato
E là è rimasto, irrisolto.
Con un ramo ho spostato le foglie
E le piccole ossa bianche sono apparse
Questo, alla fine, noi siamo.

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