4 marzo 2008

Poesia del giovane gatto randagio


Son giovane gatto di questa cittàmaschietto randagio, io giro qua e là,di spruzzi innaffiando la passeggiataspargo profumi di lunga durata.Mi nutro di cibo che piove dal cielo sfido il gran caldo, la pioggia, il gelo...nell'ora ti aspetto al solito posto umano pietoso che pensi al mio pasto!poi vado in cerca di dolci gattine,le trovo, mi guardano, fanno moine...mi sto preparando a fare il galanteed ecco che arriva un gatto gigante che m'interrompe il corteggiamento e mi fa indietreggiare verso il cemento...
con la sua fronte contro la mia minaccia rugnando: "vattene via!tutte le gatte di questo rione le cucco da solo, son io qui il padrone!"Sto basso e stremito, lui piano si girasto realizzando che prende la mirason fermo e sto duro come una roccia e tosto m’investe la sua calda doccia...Dopo aver fatto meschina figura perdente mi avvio verso nuova avventura.Quando già adulto è grosso sarò
le umiliazioni più non subirò,
e ai gatti più piccoli farò paura,
così è il belll’andazzo della natura!
Son giovane gatto, divina creazione,guadagno la vita con discrezione nella mia casa sotto la luna confido nell’uomo e nella fortuna.

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